
A cura del Prof. Giovanni Villone
Le alte temperature ed il forte tasso di umidità di questo periodo provocano, principalmente nei soggetti più delicati, come i bambini piccoli e le persone anziane, disagi soggettivi che, se trascurati, possono diventare oggettivi problemi di salute.
Non c’è ormai notiziario radiofonico o telegiornale che non abbia i propri esperti di alimentazione, prodighi di consigli su come integrare al meglio i sali persi con la sudorazione o su come sentirsi sazi mantenendosi leggeri e pronti per le occasioni sportive che i luoghi di villeggiatura offrono.
Estate: come proteggersi da caldo e umidità?
L’arrivo dell’estate, tuttavia, per qualcuno è una vera e propria agonia. L’intolleranza al caldo si traduce in una difficoltà dell’organismo a regolare il proprio equilibrio e ciò comporta un possibile aumento di patologie respiratorie o digerenti.
L’aria calda e umida provoca, infatti, una sensazione di fatica nel respirare. Ciò è dovuto al fatto che l’evaporazione del sudore viene ostacolata e il calore non viene disperso in maniera ottimale dal corpo.
Nelle città poco ventilate, poi, le alte temperature contribuiscono ad aumentare il livello degli inquinanti nell’aria.

L’effetto del caldo sull’apparato digerente
Il caldo eccessivo può, inoltre, avere un effetto deleterio sull’apparato digerente, che si trova esposto all’ingestione di alimenti a temperature drasticamente contrastanti con quella corporea ovvero di cibi che possono con maggiori probabilità contenere contaminanti batterici o virali.
In estate, ad esempio, non sono infrequenti forme dissenteriche o subdissenteriche che portano, oltre le note perdite di liquidi e sali, da integrare rapidamente, anche perdite di flora batterica intestinale, quella che, in cambio di ciò che trova nel nostro intestino crasso, ci fornisce molte vitamine, indispensabili alla nostra vita.
Le vitamine sono molecole che occorrono, in quantità solitamente piccole, per il funzionamento di molteplici sistemi enzimatici.
In estate le necessità di apporti vitaminici crescono un po’ per tutti, dal momento che l’esposizione al caldo ed al sole diretto incrementa l’utilizzazione di sistemi enzimatici di trasformazione (come quello che porta all’attivazione della vitamina D, coinvolta nell’equilibrio dell’apparato scheletrico) e di riparo (come quello coinvolto nella riparazione dei danni da raggi UV sul DNA), per la funzionalità corretta dei quali occorrono come cofattori indispensabili proprio le vitamine.
È, d’altra parte, noto a tutti come la carenza di vitamine produca sindromi spesso di notevole gravità.
Quali e quante vitamine dobbiamo assumere per il nostro benessere fisico?
Come rispondiamo alla domanda se il nostro organismo sta assumendo una quantità di vitamine adeguata alle sue esigenze estive? Come facciamo a sapere se e quanta parte delle vitamine che assumiamo il nostro organismo è in grado di assorbire ed utilizzare per il nostro benessere?
Per prevenire problemi legati alla carenza di vitamine, è importante, in primo luogo, mantenere uno stile sano di vita e di alimentazione e, in secondo luogo, affidarsi ad un semplice sistema di analisi che consenta al medico di valutare se ciascuno di noi ha a disposizione quantità e qualità di vitamine tali da consentire ai sistemi complessi del nostro organismo di lavorare al meglio anche durante le sollecitazioni climatiche estive.
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