
A cura dello Studio “Le Nutrizioniste” delle Biologhe della Nutrizione dott.ssa Teresa Desiderato e dott.ssa Lucia Scarica
La pelle è il segnale esterno del buon funzionamento del nostro organismo.
Se siamo in salute, sereni, anche la nostra pelle sarà radiosa; al contrario, se stiamo male e stressati, se seguiamo una cattiva alimentazione e beviamo poco, la nostra pelle ne risentirà e si mostrerà visibilmente ispessita.
Giorno per giorno la pelle deve contrastare gli agenti atmosferici più comuni: sole, vento, pioggia, etc. e dunque è fondamentale la protezione esterna e interna.
La pelle è un vero e proprio organo che consente all’ambiente interno di interagire e dialogare con l’ambiente esterno, ricevendo e inviando un’infinità di segnali. Infatti, si comporta sia da barriera, impedendo il passaggio di sostanze estranee e la fuoriuscita di altre utili, sia come luogo di scambio e comunicazione con l’esterno.
Il sole è amico o nemico della pelle?
Il sole deve essere considerato innanzitutto un amico per la pelle e la maggior parte delle più comuni malattie cutanee indotte dal sole sono causate da un utilizzo improprio dello stesso.
Consigli utili per stare bene al sole
L’esposizione solare deve essere praticata innanzitutto in orari ragionevoli che vanno fino alle 11 di mattina e proseguono dopo le 16 prevedendo comunque l’utilizzo di creme contenenti filtri solari il cui fattore di protezione dipende da una serie di variabili tra cui la più importante è il fototipo (cioè la carnagione dell’individuo).
Quando mettersi al sole? Che tipo di protezione usare?

Per sommi capi possiamo dire che per individui di fototipo basso (capelli biondi, rossi o castano chiari ed occhi chiari) bisogna utilizzare filtri solari con fattore di protezione alto o molto alto (FP 40-50), per quelli di fototipo medio-alto (capelli castano scuri-neri, occhi marroni-neri) bisogna utilizzare filtri solari con fattore di protezione medio-medio alto (FP 30-40).
Nei bambini il fattore di protezione deve essere sempre molto alto (FP 50).
Fondamentale è considerare come l’applicazione del filtro solare vada rinnovata periodicamente (circa ogni ora) soprattutto durante le prime esposizioni solari; infatti un errore comune è quello di considerare che una sola applicazione di filtro solare è sufficiente per proteggersi per una intera giornata di sole.
Oltre ai filtri solari, la foto protezione può essere aumentata anche grazie all’ingestione di alcuni alimenti come le carote, gli spinaci, i pomodori, le albicocche, il melone, etc., ovvero alimenti contenenti beta carotene e licopene.
Quali sono gli effetti benefici del sole per il corpo umano?
Il sole, inoltre, ha due effetti benefici importantissimi: quello della produzione di vitamina D, che ha un ruolo fondamentale nel metabolismo osseo e quello antidepressivo che sarebbe legato all’aumentata secrezione di melatonina.
Il sole, inoltre, ha anche un’azione benefica nei confronti di numerose dermopatie, come la psoriasi, la maggior parte delle forme di acne, la dermatite seborroica, la vitiligine, etc.
Patologie come la psoriasi, dermatiti da contatto, orticarie, acne e dermatite seborroica sembrano avere stretti legami con l’alimentazione.
Cosa mangiare con la psoriasi?
Alcuni alimenti mal tollerati dall’organismo possono dare origine a sfoghi cutanei, causati da un accumulo di tossine che in condizioni normali il nostro organismo dovrebbe espellere.
La dieta è uno dei primi campi di intervento per alleviare i sintomi della psoriasi. L’obiettivo è anche dare sostegno ad un organismo che si trova in una condizione debilitante, per cui necessita di un’alimentazione bilanciata, equilibrata e soprattutto antinfiammatoria.
Quali sono i cibi sconsigliati per chi soffre di psoriasi?
Ecco quali sono i cibi sconsigliati in caso di psoriasi:
- Fragole
- Pomodori
- Melanzane
- Peperoni
- Aceto di vino
- Spezie piccanti
- Patate
- Calamari
- Crostacei
- Caffè
- Zucchero
- Dolci
La dermatite seborroica come si combatte a tavola?
La pelle è in grado di riflettere eventuali disturbi del metabolismo, attraverso la produzione di un eccesso di sebo o di batteri, alla base della dermatite seborroica.
Assolutamente da evitare in caso di dermatite seborroica
La dermatite seborroica si amplifica con la pesantezza dei grassi, specie se saturi, o l’eccessiva dolcezza degli zuccheri. Tra i cibi più a rischio troviamo:
- Cibi lievitati
- Latte, latticini e derivati
- Cibi piccanti
- Bevande alcoliche
Dermatite seborroica: cibi consigliati, ma attenzione alle eccezioni
In caso di dermatite seborroica, frutta e verdura vanno consumati a volontà, in quanto oltre a fornire all’organismo le vitamine e i sali minerali, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione, favoriscono l’idratazione dei tessuti, che è indispensabile per il mantenimento del mantello idrolipidico della pelle, dissetandola dall’interno. Fanno eccezione però, pomodori, fragole e pesche, perché possono essere fonte di allergia alimentare.

Teresa Desiderato Lucia Scarica
Biologhe della Nutrizione
Studio di Nutrizione – Le Nutrizioniste
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