Prevenzione rosa, quali sono gli esami da effettuare?

Prevenzione rosa, quali sono gli esami da effettuare?

Con il Dott. Salvatore Ercolano approfondiamo la prevenzione femminile

L’isterosalpingografia è una metodica radiologica che viene utilizzata in ginecologia per la valutazione della morfologia della cavità uterina, del decorso e della morfologia delle tube – nonché della pervietà tubarica. L’indicazione principale all’isterosalpingografia è sicuramente la sterilità, quando nell’iter diagnostico di una coppia sterile bisogna andare a valutare la cavità uterina appunto – ma soprattutto la il fattore tubarico di sterilità e quindi l’eventuale pervietà tubarica. Per l’isterosalpingografia si utilizza un mezzo di contrasto che consente di opacizzare la cavità uterina e le tube, e si valuta il passaggio nel mezzo di contrasto all’interno della cavità addominale.

L’isteroscopia è una metodica diagnostica poco invasiva che consente di studiare dall’interno la cavità uterina. Le indicazioni agli stereoscopia sono le più disparate: il sospetto di malformazioni uterine, diagnosi e terapia della sterilità, il sospetto di alcune piccole patologie endocavitarie – che vanno caratterizzate nelle loro dimensioni, nella loro natura. L’indicazione principale sono i sanguinamenti uterini anomali che avvengono in perimenopausa. Con l’isteroscopia si utilizza un’ottica molto piccola e un mezzo di distensione (acqua). Attraverso l’isteroscopia noi andiamo ad esaminare, dall’interno, la cavità uterina ed andiamo ad evidenziare la presenza di patologie: così, abbiamo la possibilità di prelevare dei frammenti di tessuto da avviare all’esame istologico.

La colposcopia un’indagine diagnostica di secondo livello, che consente di studiare il collo dell’utero attraverso una lente di ingrandimento e dei coloranti. L’indicazione alla colposcopia sono i paptest anomali. Quando c’è un’alterazione del paptest – che è l’esame di screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina – la paziente viene avviata a colposcopia. La metodica è assolutamente non invasiva: si utilizzano delle lenti di ingrandimento, mentre una soluzione di acido acetico viene captata dalle cellule – consentendo di colorare la la mucosa del collo dell’utero ed evidenziando eventuali alterazioni della mucosa. Con la colposcopia, già visivamente, si può effettuare una gradazione della lesione – che viene prelevata e successivamente biopsizzata per essere sottoposta ad esame istologico.

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