Il centro Me.Di. al congresso AISD

Il centro Me.Di. al congresso AISD

Dal 22 Settembre a Napoli tre giorni di approfondimento

 Anche il centro polispecialistico Me.Di., dal 22 al 24 Settembre, sarà presente con la dottoressa Angela Falace e il dottor Giovanni de Cesare,  al 45° congresso nazionale AISD (associazione italiana per lo studio del dolore), che si svolgerà a Napoli presso l’hotel Royal Continental.

L’associazione italiana per lo Studio del Dolore, AISD, dal 1976 si occupa di clinica, ricerca e formazione nell’ambito della medicina del dolore; esso rappresenta, da più di 40 anni, un significativo momento di confronto scientifico multidisciplinare e di formazione cui contribuiscono esperti e professionisti impegnati nella ricerca e nella pratica clinica. Obiettivo formativo del congresso è il trattamento del dolore acuto e cronico e la palliazione.

Maria Caterina Pace è la nuova presidente del congresso; professore ordinario di Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e terapia del dolore presso l’università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

La dottoressa ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti in merito all’argomento – “Di fatto, questo problema così grave, che affligge 13 milioni di persone, non riesce a trovare il giusto spazio nel SSN, con impatto drammatico sui pazienti (e sulle loro famiglie) che continuano a vivere nel dolore, senza essere ascoltati, senza essere curati e nel 37% dei casi senza una diagnosi.”

Il congresso, inoltre, per quest’edizione, sarà fruibile in modalità mista, in presenza e online. Ciò è stato pensato sia per fare un passo indietro – rispetto agli ultimi due anni colpiti dalla pandemia – verso la normalità, sia per lasciare la possibilità di raggiungere un pubblico più vasto possibile che potrebbe essere impossibilitato dal raggiungere la sede di persona.

In ottemperanza alle nuove misure riferite al decreto regionale 599/2022 e successivo 515 che assegna nuovi tetti di spesa alle strutture sanitarie accreditate, si informa i gentili utenti che le prestazioni eccedenti dovranno essere erogate in regime privato.

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