Giornata Internazionale senza tabacco, l’appello dell’ISS

Giornata Internazionale senza tabacco, l’appello dell’ISS

L’appello per evitare i danni del tabacco, sull’uomo e sull’agricoltura

Il  mondo sta andando incontro a una crisi alimentare causata dalle guerre, dai cambiamenti climatici, dalle conseguenze della pandemia di COVID-19 e dagli effetti a catena generati dalla guerra in Ucraina. Tutti questi eventi fanno aumentare i prezzi di cibo, carburante e fertilizzanti. 


D’altro canto, la coltivazione e la produzione di tabacco provocano danni ecologici a lungo termine e cambiamenti climatici. Il tabacco svolge così un ruolo cruciale nel determinare il futuro dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. 
Attualmente, il tabacco viene coltivato in oltre 125 paesi, su un’area stimata di 4 milioni di ettari. Gli effetti dannosi della coltivazione sull’ambiente sono evidenti, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.
La campagna mira a incoraggiare i governi a porre fine ai sussidi per la coltivazione del tabacco e ad utilizzare i risparmi per attuare i programmi di sostituzione delle colture che migliorano la sicurezza alimentare e la nutrizione. La campagna intende anche sensibilizzare sui modi in cui l’industria del tabacco interferisce con i tentativi di sostituire la coltivazione del tabacco con colture sostenibili, contribuendo così alla crisi alimentare globale.

La Giornata mondiale senza tabacco 2023 vuole inoltre incoraggiare gli agricoltori in tutto il mondo a impegnarsi per abbandonare la coltivazione del tabacco e spingere i governi e i responsabili politici a supportare gli agricoltori attraverso la creazione di ecosistemi di mercato per colture alternative, incoraggiando almeno 10.000 agricoltori in tutto il mondo.

I danni del tabacco

I danni del fumo sono il risultato di un consumo continuativo di tabacco sotto forma di sigarette, sigari e pipa. Secondo gli studi più recenti, in una sigaretta sono contenute circa 4.000 sostanze. Tra queste ve ne sono molteplici tossiche e irritanti per l’organismo e, almeno 40, hanno potere cancerogeno.

I danni alla salute riguardano principalmente:

• Apparato respiratorio. In questo caso il fumo può provocare irritazione, aumento del muco, bronchite cronica ed enfisema polmonare. Aumenta, inoltre, l’incidenza di infezioni delle vie respiratorie ed asma. Il fumo moltiplica il rischio di tumore: nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a quella riscontrata nei non fumatori.

• Cuore e circolazione sanguigna. Il fumo fa aumentare la pressione arteriosa, accelera l’aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e ictus. I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare: impotenza nell’uomo, declino mentale e invecchiamento precoce della pelle.

• Danni specifici del fumo nelle donne. Per il genere femminile è maggiore il rischio di tumori all’utero. Inoltre, la menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi. Questo vizio diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso. La nicotina passa poi nel latte materno causando un ritardo nella crescita, nello sviluppo mentale e polmonare del bambino.

• Altri danni del fumo. Fumare riduce le prestazioni atletiche, aumenta lo stress ossidativo, moltiplica il rischio di gengiviti e l’incidenza di ulcere gastro-duodenali.

Una particolare menzione va al fumo passivo. Quest’ultimo è quello inalato involontariamente dalle coloro che vivono o lavorano a contatto con fumatori. Il fumo è uno dei più pericolosi fattori inquinanti in ambienti confinati e costituisce un rischio concreto per la salute dei non fumatori. A causa di una riduzione della funzionalità respiratoria, infatti, vi è il rischio concreto di tumore ai polmoni. Nei figli di fumatori si riscontra una più alta incidenza di bronchiti, polmoniti e crisi asmatiche.

Fonte: Istituto Superiore della Sanità

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